Molti di noi siamo reduci della visione del nuovo film sui cavalieri dello zodiaco, il live action tanto atteso e tanto temuto è infine giunto.
Per chi volesse leggere una sintesi del film lascio il link qui sotto.
Ora possiamo analizzare quello che hanno voluto portare sul grande schermo. Prima di tutto va contestualizzato, questo live action non è stato pensato e creato per farne una copia fedele ma una rivisitazione, in quest’ottica prende a piene mani anche dall’adattamento in CGI di Netflix\Crunchroll, infatti l’introduzione di Guraad e dei cyborg parte proprio da li.
Una seconda cosa da tenere bene a mente prima di esprimere un giudizio è quello di capire che questo adattamento è attualizzato e contestualizzato. Infatti troviamo computer tecnologici, cyborg ed organizzazioni che non potremmo avere negli anno 90.
Secondo me hanno voluto creare una storia accattivante soprattutto per chi non conosce o conosce superficialmente i Cavalieri dello Zodiaco, ha tutti gli elementi conosciuti, le armature, i personaggi e gli scontri, ma manca completamente l’etica ed i valori che hanno reso celebre l’anime.
Molte citazioni sono abbastanza inutili e servono solo per fare l’occhiolino ai fans, che ne avrebbero comunque fatto a meno.
Altre cose invece sono pensate e volute creando un senso che spesso nel manga\anime non ha. Infatti l’opera originale essendo figlia di una cultura diversa aveva messo, soprattutto nella prima parte del manga, molti elementi inverosimili, come i 100 figli di Alman o che personaggi come Isabel fossero tranquillamente a proprio agio nel ruolo senza vacillare mai. I ragazzi mandati a conquistare l’armatura erano già sproporzionatamente forti anche prima di apprendere il cosmo ed altre piccole cose che comunque abbiamo accettato ma che secondo me, in un film attuale non potevano essere accolti, per questo gli sceneggiatori hanno effettuato alcune scelte, come il cambiamento del colore dei capelli di Isabel man mano che Athena di risvegliava, perché se nella cultura nipponica avere i capelli di colori non naturali era accettabile, in un film il più possibile realistico come questo live action non poteva darlo per scontato ed ha cercato di darne un significato.
Questo dare un significato a tutto ha certamente ammazzato la poesia dell’opera classica allontanandosi ancor più da quello che i cavalieri sono.
Personalmente ho apprezzato alcune modifiche apportate, mentre altre sono state palesemente un errore. Le armature per esempio, sono a mio parere del tutto sbagliate, perché hanno troppi richiami medioevali e si distaccano troppo dallo stile originale. Non nego che l’armatura di Phoenix non era male, ma quella di Pegasus proprio no.
Un altro errore grossolano è stato cambiare il carattere e l’etica di alcuni personaggi, per esempio Phoenix è stato caratterizzato male, non assomiglia per nulla al personaggio originario e questa è una grave pecca, mentre altri personaggi modificati rendono bene nell’economia della pellicola, Mylock è passato da maggiordomo inbranato a un alleato combattivo, può non piacere ma personalmente l’ho trovato in linea con il film.
Concludendo non posso dire che sia un capolavoro, non verrà ricordato negli annali, ma secondo me è godibile, se si guarda nell’ottica giusta è un risultato ben creato e ben recitato di una storia, che non è quella dei cavalieri dello zodiaco, ma una storia liberamente tratta, adattata e ri-raccontata.
Se invece lo vediamo cercando di vedere la nostra amata serie classica, non vedremo altro che le differenze con l’opera originale, che oggettivamente sono tantissime, sono molto di più le differenze che le somiglianze.
Quindi se vi capita provate a rivederlo con una mentalità più aperta non aspettandovi Saint Seiya come siamo abituati a vederlo ed amarlo, ma come un tentativo di attualizzazione e rivisitazione, come se fosse un multiverso parallelo dove le cose sono andate in maniera diversa. Poi questa visione può piacere oppure no, personalmente preferisco la serie classica, ma questo live action non mi è dispiaciuto. Molto probabilmente non ci sarà un seguito, ma onestamente mi sarebbe piaciuto vederlo.