I Cavalieri dello Zodiaco – Serie Classica

Tutto ebbe inizio nel 1985 con la prima pubblicazione sullo Shonen Jamp, un settimanale pubblicato dalla Shueisha. La pubblicazione andò aventi per cinque anni fino al suo epilogo nel 1990. Successivamente raccolto in tonkobon già dal 1986, questo formato ebbe addirittura quattro ristampe. Il successo rapidamente cresceva e Saint Seiya fu “premiato” con la stampa di un aizoban, una versione deluxe con carta di maggiore qualità con extra e sovracopertina. Le pubblicazioni nipponiche non cessarono, nel 2001 venne realizzata una nuova stampa del manga, questa volta in versione bunkoban, in 15 volumi tascabili. Infine realizzarono, nel 2006, una stampa nel formato kanzeban, 22 volumi più ricchi e con ulteriori extra.

In Italia la prima pubblicazione risale al luglio 1990 a cura della Granata Press che pubblicò l’intera serie fino al giugno 1994 per un totale di 42 volumi con il titolo de “I Cavalieri dello Zodiaco”, questa pubblicazione ebbe un grande successo anche se i volumi erano fortemente occidentalizzati, dai vocaboli alla tipica lettura “alla occidentale” cioè da destra a sinistra. Successivamente alla ristampa in versione tankobon giapponese, la Star Comix ripropose il medesimo formato con la collana Shot dal titolo “Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco” questa volta i volumi erano identici a quelli giapponesi con lo stesso numero di volumi (28) e con la tipica lettura “alla giapponese” cioè da sinistra verso destra. Infine l’editoria dei Cavalieri in Italia si conclude nel 2008 con la famosa “Perfect Edition” edita sempre dalla Star Comix, una fedele traduzione del formato kanzenban giapponese con 22 volumi dal titolo “I Cavalieri dello Zodiaco – Saint Seiya perfect edition” con inserite all’interno alcune pagine a colori.

CURIOSITA’
Nel 2007 Saint Seiya era il 20° manga più venduto tra quelli pubblicati sullo Shonen Jump.
Nel 2014 si attesta tra i 100 manga più venduti di sempre!

Trama

Il manga narra la soria di Seiya (Pegasus nella versione italiana) nelle continue lotte contro il male sempre guidato dal suo destino, tutto in chiave epica e mitologica.

La guerra galattica

Il primo arco narrativo serve ad introdurre i protagonisti della serie, primo tra tutti Seiya, che insieme hai suoi compagni vive in un orfanotrofio gestito dalla fondazione Grado. Alman di Thule, proprietario dell’orfanotrofio, aveva raccolto attorno a se numerosi orfani per poi mandarli alla conquista delle sacre armature, infatti anni prima era venuto accidentalmente in contatto con un guerriero morente che gli narrò la storia dei cavalieri dello zodiaco, affidandogli la custodia della sua sacra armatura del sagittario e della piccola neonata che teneva in braccio, essa era la reincarnazione di Atena, che faceva la sua comparsa tra gli uomini ogni volta che all’orizzonte si prospettava una minaccia da parte delle forze del male. Alman così promise al cavaliere del sagittario morente di prendersi cura della bambina e trovare un nuovo possessore per l’armatura a lui affidatagli.
Così anni dopo alcuni di quei bambini tornarono a Nuova Luxor con un’armatura conquistata a costo di duri allenamenti e venne così organizzato uno spettacolare torneo per aggiudicarsi la sacra armatura del sagittario, la Guerra Galattica. Durante questo torneo facciamo la conoscenza di alcuni personaggi che diventeranno indiscutibilmente protagonisti per tutta la seria, ci viene presentato Sirio il Dragone allenatosi in Cina, Shun di Andromeda con la sua potente catena e Hyoga (crystal nella versione italiana) del Cigno, padrone delle energie fredde. Con loro ci sono anche altri 5 cavalieri, Jabu dell’Unicorno, Ichi dell’Idra, Nachi del Lupo, Ban del Leone minore e Geki dell’Orsa. Questi cavalieri saranno destinati ad avere un ruolo molto più che marginale nella storia, comparendo ogni tanto ma sempre senza avere un grosso peso narrativo. Per completare il torneo manca solo un cavaliere all’appello e si tratta di Ikki della Fenice (Phoenix nella versione italiana). Ikki è il fratello di Andromeda, seppur di animo profondamente diverso i due erano molto affiatati prima di essere allontanati per raggiungere i propri luoghi di addestramento, ma al suo ritorno Ikki è profondamente cambiato ed assoggettato alle forze del male.

I Cavalieri Neri

Con l’entrata in scena di Ikki si apre un secondo arco narrativo che vede lo scontro tra i cavalieri partecipanti alla Guerra Galattica contro Ikki e i suoi seguaci. Il cavaliere della fenice dopo una entrata spettacolare nell’arena del torneo e dopo aver messo al tappeto il cavaliere del Lupo in pochissimi secondi ruba l’armatura del sagittario e così inizia una caccia alla sacra armatura. Seiya, Hyoga, Shun e Sirio così mettendo da parte le rivalità del torneo e cominciano a fare gruppo creando e consolidando la loro amicizia così fortemente esaltata per tutto il manga. Gli sconti si susseguono, l’armatura del sagittario viene separata in pezzi e Ikki decide di utilizzare i Cavalieri Neri, graficamente delle copie di Seiya e compagni ma con indosso delle armature completamente nere. Ad ogni cavaliere nero viene affidato un pezzo della sacra armatura da custodie e proteggere. Seiya e soci dovranno affrontare la propria controparte oscura affrontando così simbolicamente loro stessi e le loro paure, affrontando e sconfiggendo i cavalieri neri riusciranno così a liberarsi e a sconfiggere il male che alberga dentro di loro uscendone rafforzati nello spirito e nel corpo. La sfida finale però rimane lo scontro contro Ikki che rivelandosi nettamente superiore ai suoi avversari riesce a tenere testa ad ognuno di loro, la vittoria di Seiya arriva solo quando i 4 amici uniscono le forze e fondendo il proprio spirito con quello di Seiya gli permettono di sconfiggere il male che alberga dentro il cavaliere della fenice ribadendo ancora una volta la loro amicizia. Nel frattempo la sacra armatura che aveva prima preso le parti di Seiya, scompare, la vediamo unirsi a totem e volare dentro un lago lontano dagli sguardi di tutti.

Arles e i Cavalieri d’Argento

Con un terzo arco narrativo che ci viene presentato il vero nemico che sta dietro a tutto, Arles è il suo nome ed è Grande Sacerdote del grande tempio, luogo dove Seiya ha avuto la sua investitura a cavaliere e fulcro dei cavalieri di Atena. Arles visto l’insuccesso di Ikki decide di mandare altri cavalieri a recuperare la sacra armatura del sagittario, qui impariamo che le armature non sono tutte uguali ma che esistono dei ranghi, i cavalieri come Seiya indossano delle armature classificate “di Bronzo” cioè quelle di livello più basso, mentre la sacra armatura del sagittario invece è classificata come un’armatura d’oro, il livello più alto, tra i due livelli ci sono le armature d’argento, inferiori alle armature d’oro ma nettamente superiori a quelle di bronzo. Tra tutti cavalieri agli ordini di Arles proprio i cavalieri d’Argento verranno mandati uno dopo l’altro contro Seiya e compagni riportando sempre ecclatanti sconfitte. Il primo cavaliere d’Argento che vediamo è Misty della Lucertola (Eris nella versione italiana), la sua potenza è enorme e Seiya fatica notevolmente ad avere la meglio, dopo di lui molti sono i cavalieri d’Argento che vediamo sfilare uno dopo l’altro contro Seiya e compagni, venendo tutti sconfitti, seppur faticosamente e a volte anche a caro prezzo, come la perdita della vista da parte di Sirio per riuscire a sconfiggere Argol e il suo scudo delle Medusa. Visto i numerosi insuccessi ai danni dei cavalieri d’Argento, Arles userà la sua carta più forte, i cavalieri d’Oro.

I Cavalieri d’Oro

Con l’ingesso dei cavalieri d’oro inizia un arco narrativo più popolare di tutti i tempi, la famosa corsa delle 12 case. Infatti Lady Isabel\Atena insieme ai suoi cavalieri di bronzo decide di partire all’attacco, di non aspettare le incursioni dei cavalieri di Arles ma di partire per la grecia ed affrontare a viso aperto Arles. Purtroppo però all’arrivo al grande tempio Lady Isabel viene ferita mortalmente dalla freccia di Tramy (Betelgeuse nella versione italiana), la freccia può essere rimossa solo da Arles in persona e Seiya e compagni hanno solo 12 ore di tempo per farlo, da qui scatta una corsa contro il tempo, dovranno superare 12 case custodite da 12 cavalieri d’oro fino a raggiungere le stanze di Arles in sole 12 ore per poter salvare così la vita ad Atena. Gli scontri che ne seguono sono tra i più epici e più belli dell’intero manga! Seiya e compagni dovranno raggiungere il settimo senso per eguagliare la potenza di un cavaliere d’oro e poter così sperare di sconfiggerli. All’impresa parteciperà anche Ikki e i cinque amici affronteranno ogni sfida con caparbietà, fino alla fine. Dei cinque partiti solo Seiya arriverà da Arles mentre tutti gli altri periranno per permettere ai compagni di proseguire il percorso affrontando e sconfiggendo l’avversario a costo della propria vita. Alla fine Seiya riuscirà a raggiungere lo scudo di Atena e salvare Lady Isabel che risvegliatasi dal sonno mortale percorrerà tutte le 12 case riportando in vita tutti i suoi cavalieri deceduti e raggiungendo così le stanze di Arles che nel frattempo ha rivelato la sua identità mostrandosi come il cavaliere d’oro dei Gemelli, quello che ne segue è uno scontro epico con un finale tragico dove Saga, il vero nome di Arles, si suicida per impedire a se stesso di uccidere Atena mostrando ancora una volta la sua personalità doppia come la sua costellazione.

The Cygnus Story – Natassia del paese del ghiaccio

Questa storia, presente solo nel manga, mai trasposta in anime, è interamente incentrata su Hyoga. La storia è breve e dura solo poche pagine, Hyoga viene chiamato da dei misteriosi uomini incappucciati nel paese dei ghiacci eterni, qui essi si rivelano essere i Blue warrior, guerrieri abitanti di Blue grado, paese pensato disabitato e i suoi abitanti estinti. Il loro capitano Alexer, invita Hyoga ad unirsi a lui, ma il cavaliere del cigno intuisce cosa Alexer stia cercando di fare, infatti egli altro non è che il figlio del sovrano di Blue grado, Piotr, ritornato dall’esilio imposto dal padre per via della sua condotta guerrafondaia. Alexer vuole espandere i domini di Blue grado verso sud ma il padre glielo impedisce. Così al rifiuto di Hyoga di unirsi a loro lo cattura e lo imprigiona, uccide il padre e si impossessa del potere. In prigione Hyoga conosce Natassia, sorella di Alexer, che si è presa cura di lui per chiedergli di fermare Alexer nel suo folle piano e di salvare la vita al padre. Purtroppo però Hyoga non sa che Piotr è già stato assassinato. Hyoga riuscirà ad uscire dalla prigione solo quando Jacob gli porta la sua cloth, indossatola spezza le catene, esce di prigione ed affronta Alexer. Ora, con l’armatura del cigno e la tecnica imparata da Camus alla undicesima casa, l’Aurora Execution, Hyoga riesce a battere agilmente Alexer senza tuttavia ucciderlo, lo scontro viene interrotto da Jacob che gli avvisa che Natassia era uscita al gelo per pregare e sarebbe morta congelata, così Hyoga e Alexer accorrono in suo soccorso e la salvano da morte certa, Alexer capisce l’errore che stava commettendo e Hyoga gli rivela che non lo ha ucciso di proposito non perchè lo abbia perdonato ma perchè altrimenti Natassia avrebbe perso anche il fratello oltre al padre, inoltre Natassia era il nome di sua madre!

continua….