Oggi abbiamo la fortuna di porre qualche domanda ad un gruppo di appassionati fan di Saint Seiya che trasformano la loro passione in una vera e propria arte, il gruppo di Saint Seiya Italian Cosplay!

Prima di farvi qualche domanda vi chiederei di dirci un po’ di voi.

Myth Hunter (MH): Come nasce la passione di creare un’armatura?

Saint Seiya Italian Cosplay (SSIC): Nasce principalmente dalla passione per quello che l’armatura rappresenta. I Cavalieri dello Zodiaco ci hanno appassionato e fatto sognare sin dalla loro prima uscita in Italia nel 1990 e quando abbiamo scoperto che era possibile ricreare le loro armature e indossarle, ci siamo messi all’opera per creare la nostra preferita, poi una tira l’altra…

MH: Tutti abbiamo visto le foto di Lucca o di altre manifestazioni dove ammirare le vostre armature, ma immagino l’enorme lavoro che ci sta dietro, che tempistiche ci sono per la realizzazione di un’intera armatura?

SSIC: Dipende. Le armature dei cavalieri di bronzo sono più minimaliste di quelle dei cavalieri d’oro e anche tra i cavalieri d’oro ci sono quelle più semplici e quelle più elaborate. Dipende anche dall’esperienza di chi le realizza, naturalmente. Per una cloth piuttosto semplice come quella di Pegasus, ammettendo di lavorare otto ore al giorno come se fosse un lavoro, ci si può impiegare meno di un paio di settimane, ma ognuno deve ritagliarsi il tempo che ha a disposizione, quindi di solito si parla di mesi di lavoro.

MH: Ad ogni manifestazione il vostro numero aumenta sempre di più, come vi organizzate? Ognuno è libero di fare il cosplay che vuole o c’è una suddivisione di progetti?

SSIC: Non c’è assolutamente alcuna direttiva in merito a cosa realizzare e come realizzarlo. Ognuno è libero di partecipare ai nostri eventi col costume che più gli piace, anche con gli abiti in “borghese”. Anche durante le sfilate non ci sono ruoli o precedenze. L’unico obbligo è quello di divertirsi assieme.

MH: Qual è stata l’opera più complessa da voi realizzata?

SSIC: Ci sono alcune armature molto elaborate, non adatte a chi prende in mano per la prima volta un progetto, ma tra gli oltre ottocento membri del gruppo abbiamo realizzato praticamente qualsiasi tipo di armatura. Chi comincia oggi, grazie all’aiuto di tutti, domani potrebbe realizzare anche un Hades, che reputiamo essere il progetto più complesso di tutta la filmografia dei Saint.

MH: Una curiosità personale ma penso che molti di noi se lo sono chiesto, che materiale usate per creare corazze così realistiche, leggere e flessibili?

SSIC: Lo studio dei materiali e delle tecniche è appassionante. Scegliere il materiale più adatto è fondamentale. Abbiamo visto usare quasi tutti i materiali possibili, anche il metallo, ma il più usato rimane l’eva foam. E’ un polimero che ormai viene realizzato apposta per i cosplayer e rappresenta un ottimo compromesso tra semplicità di utilizzo e aspetto finale. E’ molto economico e lo si può trovare nei negozi specializzati per il cosplay, come Il Ferramenta Cosplay di Giacomo Chiostri o Cosplay&Co. di Andrea Brunero.Il forex, una plastica semi rigida di vario spessore, la fibra di vetro, ma anche il semplice cartone stuccato e come ho già detto il metallo, sono tutti materiali che abbiamo visto utilizzare nel corso degli anni.

MH: La colorazione di una corazza da voi realizzata deve essere un processo molto complesso, come riuscite a ricreare quella lucentezza e brillantezza che tutti noi si aspettiamo da un’armatura di Saint Seiya?

SSIC: Ci sono nel gruppo veri esperti della colorazione che hanno realizzato armature che sembrano cromate, ma per i meno esperti e per chi vuole spendere relativamente poco, anche i semplici acrilici dati a pennello possono essere sufficienti per ottenere un buon effetto. Metallizzati e coprenti lucidi poi danno un tocco finale veramente realistico. Ognuno di noi comunque continua a sperimentare per cercare colorazioni sempre migliori. Il segreto di pulcinella del finale lucido di un’armatura è il flatting nautico, usato da un numero sempre crescente di cosplayer dei Saint.

MH: Ci vuoi raccontare qualche aneddoto o qualche episodio divertente che vi è capitato?

SSIC: Un Sirio scambiato per il drago Shenron di Dragonball o una Lady Isabel scambiata per Sailor Moon sono esempi piuttosto frequenti di avventure divertenti che capitano durante gli eventi.

MH: Progetti futuri? Possiamo avere qualche anteprima?

SSIC: Il 2020 è il trentesimo anniversario dell’arrivo in Italia dei Saint e sempre più manifestazioni ci stanno richiedendo la presenza. Alcune cose non le possiamo letteralmente rivelare, ma la nostra inventiva, alimentata dalla passione che non si spegne mai, ci spinge a migliorare ogni volta l’intrattenimento che offriamo (in modo del tutto gratuito) allo stand e alle parate che ci vedono protagonisti. Mettere un Like alla pagina è il modo migliore per rimanere aggiornati. Per i più intraprendenti, che hanno intenzione di mettere assieme la loro prima armatura, il gruppo omonimo è aperto a tutti. Stay tuned e fate ardere il vostro cosmo, sempre!

Ci piacerebbe moltissimo instaurare una futura collaborazione perché crediamo che il vostro lavoro sia di esempio per tutti, sacrificio e fatica, dedizione e passione, attributi fondamentali per ogni Saint!